Cosa vedere a Bologna in un giorno

Siete a Bologna per una visita-lampo? In questo post vi daremo alcuni suggerimenti su come visitarla nei suoi posti più significativi. Se volete visitare una città come Bologna in un giorno dovrete, gioco forza, scegliere accuratamente una zona e concentrare le vostre attenzioni sui monumenti e le attrazioni principali, quelle che assolutamente non potete perdere. Questo articolo sarà principalmente focalizzato su Centro e dintorni.

Cosa vedere a Bologna in un giorno: itinerario a piedi

Veniamo ora al dunque, con le tappe di un itinerario che vi permetterà di visitare il meglio di Bologna in un giorno. Per redarre questa guida, supponiamo che voi alloggiate al Centro, o che comunque arriviate la mattina in città, alla stazione centrale.

Parco della Montagnola / Via Indipendenza

A due passi dalla stazione ferroviaria c’è il Parco della Montagnola: se passate di lì venerdì o sabato sappiate che c’è un omonimo mercatino vintage settimanale con ottimi affari, prezzi competitivi e negoziabili. Quale modo migliore d’iniziare la vostra visita di un luogo così caratteristico, affollato e, soprattutto, bolognese? In caso contrario, iniziate la vostra passeggiata verso il Centro partendo da Via Indipendenza, la via dello shopping e dei bar turistici. Vi verrà naturale sbirciare le vetrine, per tutto il tragitto sarete riparati dai portici che hanno reso Bologna unica e inconfondibile. Che piova o no, l’ombrello non sarà indispensabile per gran parte della vostra passeggiata. Tra le varie attrazioni che vi passeranno sotto gli occhi:
  • teatro Arena del Sole, con le sue statue sul tetto (mettetevi sull’altro lato della strada per vederle!)
  • cattedrale di San Pietro
Alla fine di via Indipendenza sbucherete direttamente su piazza Nettuno, adiacente a Piazza Maggiore. Siete già nel cuore della città!

Sala Borsa

Davanti a voi, questo gioiellino! Inaugurata nel 2001, la Sala Borsa è un centro culturale pubblico che raccoglie una selezione di libri tale da soddisfare ogni lettore, e poi collezioni di ogni genere. Ovviamente è frequentata con assiduità dai studenti dell’Università di Bologna, ma spesso viene anche usata come sede di esposizioni temporanee. Non fatevi ingannare dalla data di inaugurazione, perché la Sala ha una storia tutta sua: al piano terra il pavimento in vetro permette di osservare gli scavi sotterranei, nonché i reperti archeologici di civiltà antiche risalenti fino alla civiltà villanoviana, sorta nel VII secolo a.C.

Il Nettuno

statua nettuno bologna Ve lo trovate di fronte, non appena uscite dalla Sala Borsa. Figura dominante della piazza, il Nettuno con la sua fontana fu promosso dal cardinale Borromeo con lo scopo di offrire una nuova immagine migliorata all’adiacente Piazza Maggiore. La bellezza della statua è condita da un particolare “piccante”: lo scultore che la realizzò, Giambologna, venne costretto dalla Chiesa a ridurre un po’ le “parti basse” della statua, e così, forse per dispetto, posizionò la mano del Nettuno in una posizione tale che, da una certa prospettiva, il suo dito assuma proprio una parvenza fallica. Chiedete a un bolognese doc di indicarvi la cosiddetta “prospettiva della vergogna” e sapranno dirvi da dove notare questo dettaglio pittoresco! Ammirate inoltre le figure che compongono la fontana sotto ai piedi del Nettuno: complessivamente si tratta di un’opera d’arte elegante, ricca. Non stupisce che sia uno dei punti più fotografati dai turisti di Bologna, nonché un punto d’incontro per gli appuntamenti serali fra amici.

Piazza Maggiore

A un passo dal Nettuno c’è Piazza Maggiore. Una piazza che porta evidenti i segni della Seconda Guerra Mondiale sui lati del crescentone (il piano pedonale al centro della piazza). Qui, le cose da ammirare si sprecano.

Basilica di San Petronio

Sul lato sud della piazza sorge la Basilica di San Petronio, con i suoi tratti tardo-gotici e la facciata rigorosamente incompiuta, arricchita dall’arte di grandi nomi come Jacopo della Quercia, e con il titolo fiero di sesta chiesa più grande d’Europa. Avrebbe dovuto essere più grande di San Pietro, ma la prematura scomparsa del suo creatore, oltre alla mancanza di fondi, fecero ridurre i sogni di gloria. Visitatela al suo interno e scopritene le curiosità: l’interno ospita la meridiana più lunga del mondo in luogo chiuso, e anche l’organo funzionante (uno dei due) più antico d’Italia. Nei secoli successivi ci furono delle nuove proposte mirate al completamento dell’opera, col risultato che, in realtà, l’identità della basilica rimase invariata e di conseguenza unica e speciale, proprio grazie al suo aspetto estetico. L’idea di “completare” un’opera d’arte pareva non rispettarne l’autenticità, e pertanto venne conservata così: incompleta, ma definitiva. Se vi sedete sui gradini della chiesa potete osservare davanti a voi il Palazzo del Podestà, costruito nel 1200 e che fa da base alla torre in cotto dell’Arengo, la cui campana veniva suonata per i bolognesi in occasioni particolari o importanti. Alla vostra sinistra, invece, la statua di San Petronio, santo protettore della città – e in particolare della piazza, a quanto pare!

Il segreto del Voltone di Palazzo del Podestà

Passeggiate per il quadrato che si forma sotto la volta di Palazzo del Podestà – un vero e proprio incrocio di due strade nel sottopassaggio, a due passi dal fianco sinistro del Nettuno. Noterete senza dubbio qualcuno che rivolto faccia al muro inizia a parlare e ridere. Si tratta di un effetto acustico per cui due interlocutori agli angoli opposti possono parlare anche a bassa voce e sentirsi perfettamente. Forte, vero? Bene, è ora di pranzo, quindi sceglietevi un bel localino dove mangiare.

Mercato Antico

Dopo esservi riposati un attimo, recatevi in Via Drapperie, Via Pescherie Vecchie e nei vicoletti intorno dove si tiene ogni giorno il coloratissimo mercato del Quadrilatero. Si tratta di un’antico mercato caratteristico per le stradine del centro città, piccole e con gli antichi palazzi dalle tinte pastello a farne da contesto. La passeggiata in questo mercatino è un dovere, una tradizione bolognese dai profumi forti e dai colori accesi: tortellini e tagliatelle, mortadella e crescentine.

Torre degli Asinelli

Direttamente dal mercato, proseguite passeggiando verso Via Rizzoli. E’ una via molto trafficata, molto affollata, con negozi e luoghi d’interesse. Tra tutti spicca, all’incrocio con Via Zamboni, la famosissima Torre degli Asinelli. Sappiamo che le torri sono due (Asinelli e Garisenda), ma potrete salire solo sulla prima. Curiosità: secondo la tradizione gli studenti non dovrebbero salire sulla Torre degli Asinelli prima che si siano laureati: trasgredire questo consiglio porterebbe male alla carriera, e solo una volta laureati si può fare la salita con l’anima in pace. Se non siete studenti andate pure a scoprire la vista incredibile sulla città dall’alto della torre. E’ la torre pendente più alta d’Italia, costruita per scopi militari, con quasi 500 scalini e quasi 100 metri di altezza. La torre da cui Guglielmini lanciò il sasso per l’esperimento che dimostrò il moto di rotazione della terra, indicando che la retta tracciata dal punto di partenza del sasso non era perpendicolare al suolo.

Piazza Santo Stefano

Quando avete finito di scattare foto dall’alto della torre, tornate “a terra” e recatevi verso Piazza della Mercanzia. Poi proseguite verso Piazza Santo Stefano, dove potrete camminare sulla pavimentazione in ciottoli elegantissimi, caratteristici di questo angolo. Si tratta di una piazza più tranquilla della media del Centro storico. Ora, osservando la chiesa avrete alla vostra destra i palazzi mercantili tipici, dalle finestre davvero uniche che li rendono riconoscibili, e anche un palazzo celebre per il suo fregio con le teste in terracotta. E ovviamente la chiesa stessa, o meglio, le Sette Chiese. Non ce ne sono più sette, ma in origine le costruzioni e i lavori portarono ad avere sette piccole chiese attaccate. Oggi finirete per visitare la Basilica di Santo Stefano, visto che con le modifiche successive la struttura complessiva del complesso è cambiata. Ma si può ancora vedere qualche traccia del suo passato, e la sua architettura resta comunque interessante: visitatela all’interno!

Un salto a Venezia (Finestrella di via Piella)

Camminando per le stradine di Bologna, potreste accidentalmente ritrovarvi a Venezia. Avete già sentito questa storia? E’ un segreto, ma non è una leggenda: fate una passeggiata fino a Via Piella passando per tutte le stradine secondarie, come Via Oberdan e Via Marsala, e una volta superata Porta Govese cercate bene sotto il portico. Una finestrella, un buco quadrato sul muro vi farà affacciare su un mondo parallelo, una piccola Venezia, un fiume sotto ai palazzi vicini vicini. Meraviglioso, una perla dei bolognesi, un angolo custodito con gelosia e ricordato con nostalgia da chi a Bologna ci va solo di passaggio. La chiamano la piccola Venezia di Bologna.
1 Comment
  1. Una città incredibile, tutta da scoprire. Ottimi consigli i vostri, bravi!!

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