Ferrara: le cose da vedere

Se state cercando una città in cui si coniughino arte, cultura e buon cibo non potete assolutamente perdervi Ferrara. Innamorarsi di questo luogo è veramente molto facile, si tratta di una città misteriosa e accogliente; elegante e intrigante, conserva ancora il fascino dell’architettura rinascimentale che ne fa una delle più belle città dell’Emilia Romagna

Per visitare Ferrara, nata sull’acqua, e i suoi magnifici edifici storici potrete inforcare una bicicletta e godervela in libertà, in fin dei conti Ferrara è nota anche come “la città delle biciclette”, e questo dovrebbe già darvi un grande indizio sullo stile di vita che troverete.

I palazzi storici di Ferrara rappresentano perfettamente il rinascimento italiano e grazie alla famiglia degli Este e al loro ruolo di mecenati, la città diventò un vero e proprio punto di riferimento per artisti e letterati. Fu proprio grazie al dominio della dinastia estense tra il Quattrocento e il Cinquecento che Ferrara si trasformò da centro rurale a città fondante del Rinascimento, tanto da diventare Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO

Il centro storico della città racchiude le principali meraviglie, cantate anche da Ariosto ne “L’Orlando furioso” e protagoniste dei quadri di De Chirico, mentre oltre le mura della città rivivrete le ambientazioni del Giardino dei Finzi Contini di Bassani. 

Insomma, questa città è un piccolo gioiello della cultura italiana e non visitarla sarebbe un vero e proprio peccato. Difficile fare una classifica delle cose da vedere a Ferrara, ma ecco cosa non bisogna assolutamente perdersi (magari in una bella visita guidata)!

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Il Castello Estense di Ferrara e i giardini

La fortezza degli estensi è il simbolo stesso di Ferrara e una testimonianza, mattone su mattone, dell’impronta della dinastia d’Este nella cultura italiana. 

L’edificio, uno dei più belli del Rinascimento e della nostra penisola, risale al Quattrocento ed è visitabile ancora oggi, prendetevi un paio di ore per poter godere appieno di un tuffo nella storia.

Noto anche con il nome di Castello di San Michele, deve questo nome al giorno in cui venne edificato: il 29 settembre del 1385, giorno di San Michele arcangelo cui fu dedicato il futuro Castello, commissionato dal Marchese Nicolò II che diede il via alla costruzione di una imponente fortezza affidando i lavori all’ingegnere di corte Bartolino da Novara.

L’intero impianto del Castello Estense prese vita a partire da un’unica torre di guardia costruita almeno un secolo prima, a presidio delle mura a Norde della città e in particolare la porta detta del Leone, da dove prendeva vita un piccolo borgo.

La torre era già trasformata dallo stesso Bartolina da Novara, su ordine sempre di Nicolò II, modificando l’alta e rettilinea torre a pianta quadrata, che era un semplice punto di avvistamento, a una piccola rocca a base molto più larga e con ampi spalti al primo piano. In questo modo il luogo era in grado di reggere le tecniche di difesa più moderne, venne anche costruita una rampa, distesa su tre lati, per il trasporto di armi, artiglieria e munizioni. 

La Torre dei Leoni fu anche il luogo destinato all’incarcerazione di prigionieri d’alto rango o di quelli necessitavano di una particolare sorveglianza. Visitandole potrete leggere sulle mura delle celle le scritte lasciate dai detenuti. 

Nell’idea iniziale di Nicolò II questo avrebbe dovuto essere solo una fortezza, un rifugio in previsione di una possibile rivolta del popolo per il nuovo innalzamento delle tasse, nel corso dei secoli diventò una prigione, una caserma e dormitorio, ma fu nel Rinascimento che il castello fiorì e divenne la corte degli Estensi, a cui si deve anche l’avvio dei magnifici giardini che rendono famosa Ferrara. Boschi, grotte, geometrie di siepi, aiuole odorose e soprattutto: giochi d’acqua, un lavoro che arrivò ad attingere risorse da tutte le tecniche e arti. 

All’epoca i giardini venivano pensati e creati per essere il più possibile vicini all’ideale dell’Eden, ma rispettando i canoni della cultura cortese e cavalleresca. Soprattutto, il giardino era lo strumento con cui gli Estensi comunicavano la loro magnificenza, portando l’immagine della corte all’esterno dei palazzi. 

Al piano terra del castello potrete ammirare l’albero genealogico della dinastia d’Este, con l’effigie degli antenati, un modo per “certificare” l’anzianità del casato rispetto alle altre signorie italiane (basti pensare che le casate dei Visconti, i Carraresi e gli Scaligeri caddero durante l’impero estense) e assurgere a una “maggior nobiltà”  

Infine, il Castello è circondato da un fossato, esistente già ai tempi della Torre dei Leoni, che oltre a garantire una maggiore sicurezza, permetteva un attracco sicuro alle barche che arrivavano attraverso le vie d’acqua settentrionali alla città, collegato alla Porta del Leone, da un lato, e alle mura della città, dall’altro grazie a dei ponti levatoi che potrete vedere durante la vostra visita.

Castello Estense: luogo, orari e prezzi

Il Castello Estense si trova a Largo Castello 1

Gli orari di apertura seguono un orario invernale dal 1 ottobre – 28 febbraio aperto dal martedì alla domenica e dal 1 febbraio – 30 settembre aperto tutti i giorni

Orario 9.30 – 17.30 (ingresso consentito fino alle 16.45)

Biglietto intero: 8€ 

Biglietto ridotto (ragazzi tra i 12 e i 18 anni e over 65) 6€

Supplemento per Torre dei Leoni: 2€

Per aperture straordinarie e informazioni consultare il sito https://www.castelloestense.it

Il Palazzo dei Diamanti

Si tratta senza dubbio dell’edificio più bello della città, un vero e proprio capolavoro dell’epoca rinascimentale. Il Palazzo dei Diamanti deve il suo nome alle sue facciate, ornate da più di 8000 (sembrerebbero 8500) bugne a forma piramidale, fatte di marmo bianco e rosa. 

Oggi è la sede della Pinacoteca Nazionale di Ferrara e al suo interno si tengono mostre ed eventi. La Pinacoteca si trova al piano nobile del Palazzo nelle sale del magnifico salone d’onore e l’appartamento cinquecentesco di Virginia de’ Medici. Qui potrete ammirare una perfetta rassegna della pittura a Ferrara tra il Duecento e il Settecento. 

Palazzo dei Diamanti: luogo, orari e prezzi

Il Palazzo dei Diamanti si trova in Corso Ercole I d’Este, 21 ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.30. 

L’ingresso costa 6 €per gli adulti e 2€ per i giovani.

Palazzo Schifanoia

Il palazzo nacque allo scopo preciso di servire il divertimento alla Famiglia d’Este. Costruito nel 1385 su richiesta di Alberto V d’Este, rappresenta, ad oggi, l’unico esempio di dimora destinata espressamente alla rappresentanza e allo svago, un tempo denominata anche “delizia”, deve il suo nome al suo scopo, ovvero: Schivar (schifar) la noia, allontanando l’oppressione degli impegni derivanti dal governo.

Il Palazzo era costruito su un solo piano e venne ampliato in seguito, sotto la guida di Borso d’Este, nel 1391, arrivando alla struttura attuale. Il corpo dell’edificio venne allungato e sopraelevato, con la costruzione di un piano nobile che accogliesse gli appartamenti ducali e un grande salone di rappresentanza: Il Salone dei Mesi. 

Sarà questo il tetto sotto cui si ritroverà l’opera di diversi artisti attivi a Ferrara, come Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, che porteranno a termine il capolavoro dell’arte del Rinascimento italiano: la decorazione del salone con il ciclo dei Mesi, celebrazione della casata degli Este, in chiave astrologica e mitologica.

Purtroppo, il corso degli anni e il passaggio della proprietà del palazzo ha portato alla scomparsa di due delle pareti del salone e oggi non si possono ammirare le pareti Sud (su cui erano dipinti i mesi di Gennaio e Febbraio) e Ovest (che raccontava i mesi di Ottobre, Novembre e dicembre).

Invece, sulla parete est, quella che si è conservata al meglio, troverete gli affreschi di Francesco del Cossa, che illustrano i mesi da Marzo a Maggio. Purtroppo una piccola porta, aperta in seguito, ha danneggiato il mese di Aprile, mentre l’apertura di un grande portale aveva danneggiato quasi per intero la parte inferiore di Maggio, ma è stata restaurata e restituita alla sua bellezza.

Nel mese di Marzo viene raccontato il Trionfo di Minerva, il segno zodiacale dell’Ariete e Borso d’Este amministra la giustizia e va a caccia

Gli affreschi del mese di Aprile rappresentano il Trionfo di Venere, il segno zodiacale del Toro e Borso d’Este torna dalla caccia, assiste al Palio di San Giorgio e dona una moneta al buffone Scoccola

Infine, Maggio, in cui assistiamo al Trionfo di Apollo, il segno zodiacale dei Gemelli e Scene campestri con in primo piano contadini che falciano.

Sulla Parete Nord sono stati affrescati i mesi da Giugno a Settembre, a opera di diversi maestri dell’epoca. La parete è ben conservata e vi si trovano anche degli affreschi che non afferiscono al tema del salone, come “Cavalieri con pennoni”, attribuito al fratellastro di Borso, Baldassarre d’Este e “Cortile di Castello”, di mano ignota.

Tornando ai mesi, Giugno racconta del Trionfo di Mercurio, il segno del Cancro e Borso d’Este in corteo ascolta una supplica; sullo sfondo la banchina di un porto fluviale

A Luglio si assiste al Trionfo di Giove e Cibele, Il Leone e Borso d’Este riceve un gruppo di ambasciatori

Ad Agosto gli affreschi raccontano il Trionfo di Cerere, la Vergine e Borso d’Este riceve ambasciatori e parte per la caccia.

Infine, Settembre si occupa del Trionfo di Vulcano, il segno zodiacale della Bilancia e Borso d’Este in parata, sullo sfondo scene di vendemmia.

Palazzo Schifanoia: luogo, orari e prezzi

Palazzo Schifanoia si trova in Via Scandiana, 23. Dal 2018 è chiuso per via di un lungo restauro e, quindi, non è visitabile. 

Per informazioni potete visitare il sito http://www.artecultura.fe.it/159/museo-schifanoia

Le mura della città

Il cuore di Ferrara è racchiuso nell’abbraccio di 9 chilometri di mura, percorribili in bicicletta o a piedi, passando di torrione in torrione, tra cannoniere, porte, baluardi e passaggi vari, che ricordano le varie tecniche difensive che si sono succedute, nel corso dei secoli. 

Oggi le Mura di Ferrara sono un grandissimo giardino, un polmone verde ricco di prati e alberi, perfetto luogo di incontro, picnic e riposo per i ferraresi. 

Affittate una bicicletta e godetevi lo spettacolo, in una passeggiata che vi impegnerà per circa 50 minuti / 1 ora (in base alla vostra pedalata).

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