L’Umbria è una delle più belle regioni d’Italia perché custodisce sul suo territorio innumerevoli bellezze storiche e artistiche, incastonate in scenari spettacolari: è infatti questa la terra che ospita il Lago Trasimeno, il “Parco Nazionale dei Monti Sibillini”, le suggestive Fonti del Clitunno e le scenografiche Cascate delle Marmore. L’Umbria è però anche la terra di santi, di artisti e di borghi da cartolina, conosciuti e poco noti, come ad esempio Montefalco: è circondata da vigneti e uliveti, sorge a 473 mt di altezza e dalla collina dove sorge si può scorgere la pianura sottostante, attraversata dai fiumi Topino e Clitunno.
Il nome di Montefalco rimanda alla figura di Federico II di Svevia che, frequentando la zona nel 1240 da amante della caccia al falco, decise di mutare il nome dell’allora Coccorone in Montefalco.
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Cosa vedere a Montefalco
Il centro storico di Montefalco è cinto da mura duecentesche che un tempo avvolgevano l’antico castrum, di cui restano ancora oggi il cardo e il decumano massimo. Per accedere al cuore di Montefalco ci sono cinque porte che, assieme ai bastioni, si aprono sulle mura: la Porta San Leonardo, la Porta della Rocca, la Porta di Camiano, la porta Federico II e quella di Sant’Agostino con tanto di merlature.
Chiesa di Sant’Agostino
E’ stata costruita dagli Emeritano Agostiniani nel ‘200, sul luogo dove sorgeva un antica chiesetta dedicata a San Giovanni Battista. Oltre alla semplice facciata in pietra, è possibile visitare gli interni affrescati tra il ‘300 e il ‘400 da maestri di scuola umbra. All’interno sono custodite le spoglie delle sante Illuminata e Chiarella, oltre che il corpo mummificato di Pellegrino di Monfalco: una leggenda narra che l’uomo dopo essere morto, si dibatté a lungo per non essere sepolto e così è rimasto in eterno in posizione storta.
Chiesa di Santa Chiara della Croce
E’ stata edificata per volere dalla stessa santa di Montefalco e custodisce le sue spoglie dal giorno della morte nel 1308. Nonostante all’esterno sia abbastanza sobria, gli interno sono ricchi e sfarzosi, a partire dall’urna in argento che custodisce le sacre reliquie. La sagrestia permette di raggiungere la chiesetta di Santa Croce, ricca di affreschi trecenteschi di scuola umbra.
Monastero Agostiniano
Fondato da Santa Chiara, è visitabile su prenotazione: vale certamente la pena recarsi in questo piccolo angolo di pace, perché all’interno è custodito un affresco di Benozzo Gozzoli (allievo del Beato Angelico) raffigurante Santa Chiara. Bellissimo è poi il piccolo chiostro del ‘400, con le aiuole che narrano i Misteri della Passione e l’Albero di Santa Chiara, dalle cui bacche le monache creano le coroncine dei Rosari. Nel monastero è inoltre presente anche la più antica vite del Sagrantino di Montefalco, la cui età si aggira sui 150 anni circa.
Museo di San Francesco
- Quando: Nei mesi di gennaio, marzo, novembre e dicembre, il Museo è aperto dal mercoledì alla domenica, dalle ore 10:30 alle 13:00 / 14:30 – 17:00. Nei mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre, il Museo è aperto tutti i giorni dalle ore 10:30 alle 18:00. In estate (da giugno ad agosto) gli orari sono dalle 10:30 alle 19:00.
Forse il vero gioiello di Montefalco, sorge nel cuore del più antico quartiere della cittadina, Colle Mora. Ha sede in una chiesa della prima metà del ‘300 e voluta dai frati francescani: il pezzo forte del museo è senza dubbio lo straordinario ciclo di affreschi del Benozzo Gozzoli, raffigurante venti episodi legati alla vita di San Francesco. Gli affreschi, realizzati nel 1452, si trovano nell’abside centrale e rappresentano un vero tesoro del Rinascimento.
Il Museo comprende poi di una Pinacoteca, ricca di opere del ‘300-‘400 di Francesco Melanzio, di Niccolò Alunno e di Antoniazzo Romano. C’è la cripta che ospita invece il Museo Lapidario ricco di frammenti lapidei e reperti archeologici di differenti epoche. Dalla cripta si arriva poi alla Cantina dei Frati, con tanto di utensili risalenti al XVIII-XIX secolo, utilizzati dai monaci per fare il vino.
Cosa fare a Montefalco
A Montefalco, nonostante le dimensioni abbastanza piccole, sono molte le cose da vedere ma anche quelle da fare e gli eventi a cui partecipare, per entrare ancora di più nell’atmosfera di questo borgo chiamato “Ringhiera d’Italia”, perché dal suo punto più alto si possono scorgere i Monti Sibillini, i Subappennini e la valle tra Spoleto e Perugia.
Girare tra le cantine e le vigne del territorio
In questa zonasi producono due eccellenze vitivinicole come il Montefalco Rosso DOC e il Sagrantino di Montefalco DOCG. Una valida alternativa è quella di percorrere la Strada del Sagrantino che collega Montefalco con Castel Ritaldi, Bevagna, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo: il filo conduttore è il vino Sagrantino, rosso, fruttato e ricco di polifenoli.
Fuga del Bove
Antichissimo evento agostano che vede i quattro quartieri della cittadina a sfidarsi a colpi di staffette e balestra, sbandieratori e tamburini. Il momento clou è certamente la gara tra i quattro tori, spinti e trascinati dai partecipanti alla corsa, per aggiudicarsi l’onorevole vittoria.
Montefalco: come arrivare
Per raggiungere Montefalco in auto da nord, è sufficiente percorrere l’A1, uscire a Valdichiana e percorrere il raccordo autostradale passando per Perugia e per Foligno, fino a raggiungere Montefalco. Da sud invece bisogna uscire dalla A1 a Orte e proseguire verso Perugia, uscendo poi a Massa Mortana fino ad arrivare a Montefalco.
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Foligno a 12 km da Montefalco (clicca qui per i biglietti in offerta), mentre il più vicino Aeroporto è quello di Perugia a circa 50 km (clicca qui per i biglietti in offerta).
Montefalco: cosa e dove mangiare
Oltre ai già citati vini di Montefalco, in particolare il Sagrantino, il patrimonio gastronomico della cittadina umbra è molto ricco e comprende piatti come la panzanella, gli strangozzi al tartufo, le pappardelle al Sagrantino e il Pan Mostato, preparato nel corso della Vendemmia. Da provare anche i tozzetti di mandorle da pucciare nel Passito e i Maritozzi al Mosto.
L’Osteria il Sagrantino Montefalco, sita in località San Marco di Montefalco, permette di degustare i piatti tipici del territorio, compresi piatti a base di pesce: il rapporto qualità-prezzo è ottimo e la carta dei vini è un must del posto.
In Piazza del Comune si trova invece L’Alchimista, dove la tradizione si sposa con l’innovazione: eccellenti sono i salumi e i formaggi, le verdure sono di stagione e la pasta è fatta a mano.
Montefalco: dove dormire
Montefalco, nonostante sia molto piccola, è comunque ricca di strutture ricettive che accontentano le esigenze di tutti i vacanzieri, dalle famiglie alle coppie ai gruppi di amici.
Alberghi, B&B e agriturismi fuori città sono le soluzioni più gettonate: le case vacanze poi sono predilette da coloro che vogliono vivere il borgo e i suoi dintorni con maggiore libertà e senza vincoli.
Si può soggiornare nel cuore di Montefalco, per vivere il borgo a piedi senza l’ausilio di alcun mezzo di trasporto, oppure fuori dal centro e immersi nella natura: in questo caso è necessario essere in possesso di un automobile per potersi muovere agevolmente.