Capalbio: come arrivare, cosa vedere, dove dormire e mangiare [GUIDA]

Capalbio è un piccolo ma caratteristico comune della provincia di Grosseto che conta circa 4000 abitanti e si sviluppa su una collinetta a circa 220 metri sul livello del mare.

Il borgo è particolarmente amato ed apprezzato da turisti e viaggiatori per le sue bellezze culturali e artistiche ma anche per una struttura urbanistica tipica medievale, soprattutto per quanto riguarda la zona del borgo antico.

Cosa vedere a Capalbio: borgo e luoghi di interesse

Scegliere Capalbio per un soggiorno alla scoperta delle campagne della provincia di Grosseto, significa apprezzare un borgo che è tra i più rinomati del territorio anche grazie alla sua straordinaria storia.

Tutto è iniziato nel corso dell’VIII secolo dopo Cristo ossia quando Carlo Magno decise di donare un castello che era stato precedentemente costruito all’Abbazia dei Santi Anastasio e Vincenzo alle Tre Fontane. Da quel momento in poi intorno al castello si andò a sviluppare la comunità che divenne Capalbio.

Sostanzialmente la cittadina era controllata dal punto di vista politico dalla Chiesa salvo poi passare prima alla città di Orvieto nel XIII secolo e successivamente alla Repubblica di Siena, cadendo così sotto il dominio degli Orsini. Questo è stato probabilmente il periodo più florido per Capalbio grazie ad un importante sviluppo economico e ad un cospicuo aumento della popolazione. Tutto cambiò quando nel 1555 i Medici, grazie anche all’appoggio delle truppe spagnole, ebbero la meglio nella battaglia contro Siena conquistando quest’ultimo città e di conseguenza tutti gli altri possedimenti tra cui lo stesso Capalbio. Ha fatto parte del Granducato di Toscana fino al Settecento e quindi è passata sotto il Regno d’Italia durante la seconda guerra d’indipendenza. Insomma un luogo dal grande fascino che ha attraversato tutti i momenti storici più importanti del territorio italiano.

La chiesa di San Nicola

Il più importante edificio religioso presente sul territorio di Capalbio è la chiesa di San Nicola realizzata in epoca medievale e situata nella piazzetta di fronte alla Rocca aldobrandesca. Questa struttura è stata edificata probabilmente nel XII secolo allorché svolgeva funzione di pieve mentre nel XIV secolo furono eseguiti degli interventi di restaurazione che permisero di ampliare l’impianto originale e inserire elementi in stile gotico.

Nella parte esterna si presenta con una struttura muraria rivestita in intonaco con un ampio campanile che sovrasta la pianta a navata unica. All’interno si può apprezzare uno stile molto particolare e suggestivo perché la Chiesa è suddivisa in campate con volte a crociera. Sulle zone laterali sono state create diverse cappelle che furono, peraltro, decorate con pregevoli affreschi di epoca rinascimentale.

La Rocca aldobrandesca

La Rocca aldobrandesca è un castello che si trova nel centro storico di Capalbio. La struttura è stata realizzata in epoca medievale per poi passare al dominio della famiglia Aldobrandeschi la quale, nel corso del Duecento, decise di apportare delle modifiche e in particolare fortificò la struttura ulteriormente in maniera tale da mettersi al riparo da possibili attacchi nemici.

Le vicende storiche della Rocca sono le medesime dell’intera città per cui nel corso del Trecento passò al dominio degli Orsini di Pitigliano e successivamente alla Repubblica di Siena nei primi anni del Quattrocento. Da quel momento in poi viene utilizzata come avamposto militare più meridionale di tutto il territorio che veniva controllato da Siena. Vennero decisi alcuni interventi di ristrutturazione aggiornando la struttura per difendersi dalle nuove armi che venivano utilizzate per gli assalti. Quando nella metà del Cinquecentro Siena ebbe la peggio nello scontro con Firenze, ecco che anche Capalbio e la sua Rocca vennero annessi al Granducato di Toscana.

Da sottolineare che per il suo fascino e forme davvero esclusive, questa struttura è stata più volte utilizzata come location nella realizzazione di film, e in particolare nel 1989 il regista Duccio Tessari l’ha scelta per molte riprese del film C’era un castello con 40 cani che aveva come protagonisti Salvatore Cascio e Peter Ustinov.

Dal punto di vista architettonico, la Rocca dispone di una alta Torre a sezione quadrangolare e la zona del palazzo è di epoca rinascimentale con tante decorazioni tipiche del periodo. Tra le curiosità c’è da rimarcare come all’interno della Rocca ci siano tanti mobili d’epoca perfettamente conservati e un fortepiano che è stato suonato anche dal celeberrimo Giacomo Puccini il quale molto spesso si trovava ad alloggiare in questo territorio.

Le dogane pontificie

Siccome Capalbio dalla seconda metà del Cinquecento in poi si trovava sui confini tra il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa, vennero costruite una serie di strutture famose con dogane pontificie. In particolare, si trovano lungo la via Aurelia alcune delle più importanti strutture come il palazzo del Chiarone che fungeva essenzialmente da dogana per cui veniva pagato dazio per quanti transitavano dal Granducato verso lo Stato Pontificio e viceversa. Da sottolineare come questo palazzo sia stato realizzato con ben 100 stanze tra le quali c’è anche un appartamento pensato e realizzato per accogliere il papà. Inoltre, c’erano anche delle prigioni e delle stalle per i cavalli. Naturalmente, sono presenti anche altri edifici adibiti a dogane pontificie come Villa del Fontino.

Le strutture militari

In ragione del ruolo di estremo avamposto meridionale del Granducato di Toscana, Capalbio venne arricchito con numerose architetture militari come le mura che erano realizzate con una doppia cinta e camminamenti di ronda che avevano un ruolo fondamentale per sorvegliare i confini del regno. Inoltre, venne realizzato il castello insieme alla cosiddetta forte di macchiatonda che si trovava sull’omonima spiaggia ed era utile per tenere sotto controllo i mari. C’erano, inoltre, delle torri come quelle di Selva Nera e di Burranaccio. Tutti questi elementi sono ancora visibili nella struttura urbanistica della città.

Cosa fare a Capalbio: eventi e manifestazioni

Nel corso dell’anno a Capalbio Vengono organizzati diversi eventi e manifestazioni che stuzzicano l’interesse di visitatori e appassionati.

Capalbio cinema International short Film Festival

La città di Capalbio è stata oggetto diverse riprese cinematografiche che hanno permesso di realizzare film abbastanza importanti come Il seme dell’uomo prodotto nel 1969 oppure Domani accadrà nel 1988 e il più recente Eros datato 2004. Questo perfetto rapporto con il cinema viene enfatizzato dall’organizzazione di questo evento dedicato che venne inaugurato dal grande Michelangelo Antonioni nel 1994. L’obiettivo del festival e soprattutto quello di dare visibilità agli autori italiani e internazionali che si occupano di cortometraggio di qualità.

Capalbio libri

La città di Capalbio è da sempre molto attenta alle tematiche culturali ed è per questo che è stato organizzato questo evento che si tiene ogni anno nel mese di agosto a Piazza Magenta con tante proposte per mettere al centro la lettura di un buon libro.

Dove mangiare a Capalbio: i migliori ristoranti

Come avviene un po’ in tutta la Toscana, anche a Capalbio la cucina è di grande qualità improntata sull’utilizzo di prodotti locali che vengono esaltati dalle capacità dei vari chef. Ci sono diversi ristoranti da poter prendere in considerazione per un pasto genuino e di grande qualità come ad esempio:

  • Trattoria al Pozzo, via Vittorio Emanuele II 17, tel. 05 6489 6780
  • Ristorante La Porta, via Vittorio Emanuele II 1, tel. 05 6489 6311
  • Trattoria Toscana, via IV Novembre 2, tel. 05 6489 6028
  • Trattoria da Carla, via Vittorio Emanuele II 33, tel. 05 6489 6070
  • Il Frantoio Ristorante, via Renato Fucini 10, tel. 05 6489 6484

Dove dormire a Capalbio e dintorni

Per riposare adeguatamente e disporre di una sistemazione ottimale è possibile scegliere delle strutture ricettive che sono ubicate sia nella parte del centro storico di Capalbio sia nella zona più periferica. Tra le migliori sistemazioni a disposizione spiccano:

Come arrivare a Capalbio

La migliore soluzione per poter arrivare a Capalbio è quella di utilizzare la propria auto. Arrivando dal Nord del paese è necessario prendere l’autostrada A1 e uscire a Firenze – Certosa e poi seguire la direzione Grosseto lungo la strada statale SS 223 e quindi la SS1 Aurelia in direzione Roma.

Se invece si arriva dal Sud, meglio utilizzare l’autostrada A12 in direzione Civitavecchia e quindi procedere lungo la strada statale 1 Aurelia in direzione Grosseto. È possibile pensare anche all’autobus con numerose linee messi a disposizione dalla società Autolinee Rama.

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