Barolo: cosa vedere e fare, le migliori attrazioni ed esperienze

Dolci colline coltivate a vigneti e borghi da cartolina impreziositi da castelli o torri di guardia: è questo il paesaggio delle Langhe, nel Basso Piemonte, un territorio incastonato tra il Monferrato, le Alpi Marittime e l’Appennino Ligure.
Uno dei borghi più iconici della Langa del Barolo, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, è appunto Barolo, in provincia di Cuneo: sorge su un piccolo altipiano cinto dai monti, come se fosse al centro di uno spettacolare anfiteatro naturale.

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Cosa vedere a Barolo

Una vacanza a Barolo non si esaurisce solamente tra vine e cantine, nonostante queste siano l’anima del borgo e delle Langhe. Il suo patrimonio storico e artistico è infatti davvero notevole, con musei, chiese e castelli che affascineranno i turisti più curiosi.

– Il Castello dei Marchesi Falletti è il simbolo di Barolo e dal X secolo domina la Valle Talloria: nato come fortezza, è divenuto nei secoli dimora di campagna dei Falletti e vi fu ospitato anche Silvio Pellico nelle veci di responsabile della Biblioteca di famiglia. Da vedere in particolare l’arioso Salone delle Quattro Stagioni, la Sala degli Stemmi e la Camera della marchesa Juliette Colbert con tanto di letto in stile impero. Nelle cantine del Castello ha sede l’Enoteca Regionale del Barolo.

– Il WiMu è il museo dedicato al vino, sito all’interno dello stesso Castello dei Falletti: in questo interattivo spazio museale vi sono ben 25 sale dove si apprende la storia del vino, la sua produzione e il suo ruolo nell’arte. Un intuitivo gioco di suoni, colori e luci immerge poi il visitatore nelle stagioni che scorrono in relazione alla maturazione delle uve.

Il museo sorge in Piazza Falletti, è aperto tutti i giorni dalle ore 10:30 alle 19:00 e il costo del biglietto è di 9 € (6 € ridotto).

– Il Museo dei Cavatappi sorge in Piazza Castello, all’interno di una vecchia cantina dalle eleganti volte a botte: è suddiviso in 19 sezioni, visitando le quali si percorre l’intera storia del cavatappi, il cui primo brevetto risale al 1795. Sono più di 500 i manufatti esposti, di ogni foggia e materiale, risalenti anche al ‘600.

Il museo è visitabile tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 18:00, a un costo di 4€ (il prezzo ridotto è di 3€).

– Nel centro di Barolo, così come nei suoi dintorni, non si contano le enoteche e le cantine dove poter conoscere meglio il vino rosso Barolo e degustarlo.
Tra le più stravaganti c’è l'”Astemia Pentita”, progettata in stile pop da Gianni Arnaudo: all’esterno appare come un enorme insieme di casse di vino in legno e dentro spiccano murales e un arredo surrealista molto coinvolgente.

La cantina si può visitare tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 19:00 e il costo varia dai 25€ ai 100€ per un tour privato.

– Il Castello di La Volta sorge sul Bricco delle Viole, a 2,5 km dal centro di Barolo: oggi è proprietà privata ed è visitabile solo all’esterno gratuitamente, con la sua bella torre circolare e la cinta muraria poligonale. La spettacolare vista sulle Langhe contrasta con la nera leggenda che avvolge questo maniero: si narra che una notte del 1713, durante uno dei tanti amati banchetti del signore dell’epoca, il pavimento collassò uccidendo tutti i partecipanti. Pare che a volte si possano udire ancora i loro lamenti e gemiti tra le mura del castello.

– Dopo aver visitato le chiese del centro di Barolo, da quella di S.Agostino del XVIII secolo alla romanica Chiesa di S.Donato con tanto di elegante cupola ottagonale, non si può non raggiungere in località La Morra la Cappella delle Brunate. È stata costruita nel 1914 come riparo per coloro che lavoravano nei campi. Non è però mai stata consacrata, anzi è caduta in disuso fino al 1999 quando gli artisti LeWitt e Tremlett la restaurarono dipingendola con colori sgargianti.

La Cappella, raggiungibile a piedi da Barolo con una camminata di 1 ora e mezza circa, è visitabile gratuitamente tutti i giorni.

Cosa fare a Barolo

Barolo è un borgo all’apparenza molto tranquillo che invoglia a trascorrere giornate tra buon vino, ottimo cibo e rilassanti passeggiate, approfittando della presenza della “Strada del Barolo”.

– Da Barolo ci si può immettere sulla Strada Provinciale 163 in direzione Borgata Panerole. Oltrepassando la Cascina Zolfo e la chiesetta della Madonna delle Sette Vie, si raggiunge Monforte d’Alba e il suo famoso Auditorium Horszowski.
Un’altra escursione a piedi, partendo dal Castello di Barolo, porta dritto a Castiglione d’Adda, superando un ponticello e costeggiando un fiumiciattolo fino ad imboccare la Strada del Grasso.

– Per visitare le Langhe da una prospettiva d’eccezione, non bisogna fare altro che organizzare un volo in mongolfiera presso la società “In Balloon” di Barolo. Una volta a terra si riceve un attestato di volo, suggellando poi questa esperienza brindando e mangiando prodotti locali in una delle cantine del territorio.
In alternativa si può partire anche dalla vicina Carrù, distante da Barolo appena 15 km: si può prenotare online.

Il volo in mongolfiera presso “In Ballon” si effettua al mattino o al pomeriggio e il costo è di 240€ a persona (ridotto a 120€ per i minori di 12 anni).

Barolo: come arrivare

Per raggiungere Barolo in auto bisogna percorrere la A6 Torino-Savona e uscire a Marene. Proseguire in direzione di Cherasco fino a raggiungere Barolo.
Chi proviene da Milano deve percorrere prima la A7 verso Genova e poi la A2 verso Torino, per poi uscire ad Asti est: da qui proseguire in direzione Alba.
Barolo è raggiungibile in treno: arrivati alle stazioni di Monchiero-Dogliani, Bra o Alba, si può poi proseguire in autobus.
L’aeroporto più vicino è quello di Torino Caselle (55km), dal quale si arriva a Barolo col servizio bus.

Barolo: cosa e dove mangiare

Oltre al Barolo, vera e propria eccellenza vitivinicola tra le più apprezzate al mondo, il borgo vanta un grande patrimonio gastronomico. Da provare assolutamente:

  • Tajarin, tagliolini fatti in casa
  • battuto di Fassona
  • Canestrelli del Canavese
  • Carpionato di zucchine
  • Brasato al Barolo
  • Risotto coi porcini e tartufo bianco
  • Torta di nocciole delle Langhe

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Tra i ristoranti dove gustare la cucina tipica di Barolo e in generale delle Langhe si segnala “Osteria Rossobarolo” in Via Roma. Si mangia letteralmente circondati da etichette di vino e opere d’arte realizzate da artisti locali, con una piacevole musica in sottofondo.
Sulla stessa Via Roma c’è poi “Divin cafè”, ideale per un pasto veloce ma sempre all’insegna della tradizione: da provare il panino con il carpaccio di carne all’albese, i ravioli al plin e i formaggi accompagnati dalla cugnà, ossia una salsa a base di frutta secca, pere, mele e mosto d’uva.

Barolo: dove dormire

Barolo è un borgo piuttosto piccolo ma le strutture ricettive non mancano, sia nel centro che nelle campagne circostanti.

La scelta è ampia e soddisfa ogni tipo di necessità, di giovani, coppie e famiglie: vi sono boutique, hotel per i più esigenti, B&B e agriturismi dove si è maggiormente a contatto con la natura, essendo nella maggior parte dei casi circondati dai vigneti.
Chi non vuole rinunciare alle comodità di una cittadina più grande e viaggia con un mezzo proprio può optare per Alba, distante da Barolo 15 km circa: in ogni caso muoversi tra le Langhe non è mai una fatica, rivelandosi una vera gioia per gli occhi.

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