Castel Gandolfo: come arrivare, cosa vedere, dove dormire e mangiare [GUIDA]

Castel Gandolfo è un borgo nel cuore dei Castelli Romani, nei dintorni della Capitale.

Residenza papale estiva, la bellezza di Castel Gandolfo è stata certificata dal riconoscimento come uno dei borghi più belli d’Italia.

In questa guida vi faremo scoprire le sue meraviglie e vi daremo tutte le informazioni per una visita, breve o lunga che essa sia.

Cosa vedere a Castel Gandolfo: borgo e luoghi d’interesse

I primi insediamenti umani nel territorio di Castel Gandolfo risalgono al periodo Neolitico.

Secondo alcuni storici il sito dell’odierna Castel Gandolfo coinciderebbe con il luogo ove sorgeva l’antica capitale della Lega Latina, la città di Alba Longa (che la tradizione vuole fondata dal figlio di Enea, Ascanio), la cui supremazia venne eclissata dall’ascesa di Roma. Nel 398 a.C., durante l’assedio di Veio, i Romani, per regolare il livello delle acque del Lago di Albano, scavarono un tunnel nella viva roccia per un chilometro e mezzo: l’emissario, ancora oggi visibile, è una grandissima opera di ingegneria idraulica.

Non si sa quando precisamente ed in quali circostanze la nobile famiglia dei Gandolfi, da cui la località ha preso il nome, si impossessò del luogo; si sa però che risale ai primi anni del 1200 la costruzione di un castello dei Gandolfi nell’antico villaggio di Cuccuruttus (così si chiamava il borgo nel medioevo); la proprietà del castello passa poi ai Capizucchi e infine ai Savelli. Di questi ultimi, Castel Gandolfo rimane feudo fino al 1596, quando a causa degli ingenti debiti della nobile famiglia viene pignorato dalla Camera Apostolica; nel 1604 Papa Clemente VII annette il Castello tra i beni inalienabili della Chiesa e pochi anni dopo i Pontefici iniziano ad usarlo come residenza estiva.

Palazzo Pontificio

Dove: Piazza della Libertà | Come: Indicazioni | Quando: Su prenotazione | Quanto: Saltafila

Il Palazzo Pontificio risale al 1600 e fu fatto costruire da Papa Urbano VIII su progetto di Carlo Maderno, basandosi sulla preesistente struttura dell’antico Castrum Gandulphorum, il castello feudale che era stato dei Gandolfi e dei Savelli. L’attuale aspetto gli venne conferito nel 1660 al tempo di papa Alessandro VII. Al suo interno è notevole la Cappella Privata, che ospita un’immagine della Madonna del Santuario di Częstochowa. Il palazzo è parte integrante dell’area di oltre 55 ettari che costituisce il complesso extra-territoriale che è tutt’ora proprietà della Città del Vaticano. Papa Francesco ha deciso di aprire la residenza al pubblico nel 2018.

Ville Pontificie

E’ l’altro versante della proprietà del Vaticano, ed è costituita dalle seguenti parti.

  • Giardini Pontifici o del Moro: costituiscono il nucleo storico originario della Villa Pontificia, poiché furono organizzati al tempo della primitiva residenza di papa Urbano VIII sul retro del Palazzo Pontificio, sul sito dell’antica villa del cardinal Visconti.
  • Villa Cybo: edificata dal cardinal Camillo Cybo, venne annessa al complesso delle Ville Pontificie al tempo di papa Clemente XIV che l’acquistò nel 1774 dal proprietario dell’epoca, il duca di Modena, per la somma di 80.000 scudi.
  • Villa Barberini: costruita dal nipote di papa Urbano VIII, Maffeo Barberini, è stata inglobata nel complesso extra-territoriale delle Ville Pontificie solo nel 1929: ospita la sede castellana del Collegio estivo di Propaganda Fide. Nell’ambito dei suoi estesi giardini all’italiana è ubicata, e organizzata tramite antiquarum, buona parte degli esistenti resti della villa di Domiziano, di cui sono stati conservati un grande criptoportico, i resti del teatro e alcune esedre.

In realtà, Castel Gandolfo è ricca di ville, qui potete visitarle praticamente tutte (e fare un picnic!).

Il Ninfeo Dorico e il Ninfeo del Bergantino

Si tratta di due aree archeologiche che un tempo facevano parte della Villa Domiziano, ma oggi sono separate. Il Ninfeo Dorico è un antico sacrario eretto in nome delle divinità di Albalonga, mentre il Ninfeo del Bergantino, conosciuto anche come Bagni di Diana, ha ricoperto nel corso dei secoli anche una funzione termale.

Chiesa della Madonna del Lago

Voluta personalmente da papa Paolo VI, venne consacrata dallo stesso Papa nel 1977 sulle rive del Lago di Albano.

Chiesa di Santa Maria Assunta

La sua costruzione venne iniziata nel 1619 con la consacrazione della prima pietra da parte di papa Paolo V. Originariamente vi erano installati i PP. Francescani Riformati, in seguito però vi è stata una sede della Congregazione di Propaganda Fide, tragicamente bombardata dagli anglo-americani il 10 febbraio 1944.

Lago di Albano

Tour in kayak sul Lago di Albano

Nonostante il nome, questo piccolo lago vulcanico fa più parte del panorama naturale del borgo, tanto che in molti lo chiamano anche Lago di Castel Gandolfo. Come già raccontato prima, l’Emissario è una delle più importanti opere di ingegneria idraulica dell’epoca romana. È un condotto di 1800 metri che inizia sulle sponde del Lago Albano e termina a Mole di Castel Gandolfo. È tuttora funzionante e viene usato per irrigare i campi del versante nord della zona.

Parco Regionale dei Castelli Romani

Chi invece preferisce le bellezze naturalistiche troverà pane per i suoi denti tutt’intorno alla borgo, entro la cornice del Parco Regionale dei Castelli Romani, con zone boschive e prati, oltre alle coste del lago, e per assaporare le autentiche atmosfere del posto, tra divertimento e tradizione, si può partecipare a uno dei tanti appuntamenti che animano il centro durante l’anno.

Cosa fare a Castel Gandolfo: eventi e manifestazioni

Molte proposte interessanti, tra natura, cultura e mangiar bene.

Festa Patronale di San Sebastiano

Si celebra nel primo fine settimana di settembre, sebbene la festa di questo santo sia segnata sul calendario in data 20 gennaio. Due giorni di festa organizzati da Amministrazione Comunale e Pro Loco, tra processione, concerti e balli in piazza.

Santa Maria Ausiliatrice

Si festeggia l’ultima domenica di maggio, nel borgo San Paolo.

Sagra delle Pesche

Si tiene durante l’ultimo fine settimana di luglio. Un evento che ha ormai più di 80 anni, e che si sviluppa attraverso giochi, spettacoli, musica ed enogastronomia tra il Borgo e Pavona di Castel Gandolfo.

Cosa fare a Castel Gandolfo: esperienze e biglietti saltafila

Dove e cosa mangiare a Castel Gandolfo: le pietanze più prelibate, i migliori ristoranti

Castel Gandolfo è costellato di ristoranti e trattorie in cui assaporare i piatti tipici laziali, insieme ad un pregiato calice di vino dei Colli Albani. 

Ecco alcuni dei migliori piatti tipici di Castel Gandolfo a cui non bisogna assolutamente rinunciare:

  • Penne all’arrabbiata
  • Spaghetti cacio e pepe
  • Amatriciana
  • Cuori di carciofo alla maggiorana
  • Porchetta

Ed ecco alcuni nomi da segnarvi nel caso vogliate mangiare a Castel Gandolfo:

  • Ristorante Il Grottino (Via Saponara, 2 Tel: 06 9361413): nel cuore del centro storico, romantico ristorante vista lago.
  • Trattoria La Cruna del Lago (Via Arco Scuole Pie, 12 Tel: 333 4086468): Caratteristico locale in pietra con vista lago, cucina della tradizione romana.
  • Hosteria La Fraschetta (Corso della Repubblica, 58 Tel: 06 9361312 Cell: 340 7447083)
  • Agriturismo Casale degli Archi (Via Appia Nuova, 3 – km 23.400 Tel: 06 93 020893 Cell: 349 5268721): Ambiente caldo ed accogliente con spazi verdi e terrazza panoramica offre una cucina di prodotti stagionali coltivati personalmente.

Dove dormire a Castel Gandolfo e dintorni

Castel Gandolfo ha moltissimo da offrire anche in tema di accoglienza.

Sia che desideriate dormire in un caratteristico B&B tra le vie del borgo, preferiate un appartamento indipendente, che amiate il lusso di un hotel, o la semplice genuinità di un agriturismo in campagna o sulle rive del lago, Castel Gandolfo saprà offrirvi il meglio.

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Se invece vuoi due nomi pronti, eccoli:

  • B&B ai Glicini Country House (Verifica disponibilità): Un’accogliente residenza di campagna immersa nella natura per una vacanza all’insegna del relax.
  • Hotel Castel Vecchio (Verifica disponibilità): Elegante palazzo in stile Liberty sul lago di Castel Gandolfo, è il luogo ideale per godere delle meraviglie naturalistiche e archeologiche dei Castelli Romani.

Come arrivare a Castel Gandolfo

La vicinanza con Roma rende Castel Gandolfo facilmente raggiungibile.

In aereo

Castel Gandolfo è facilmente raggiungibile da entrambi gli aeroporti romani:

  • da Ciampino (distante meno di 10 km dal borgo), potranno essere utilizzati i bus Co.Tra.L. che transitano sulla via Appia, con fermata giusto davanti all’ingresso dello scalo aereo
  • da Fiumicino (distante circa 50 km dal borgo) potrà essere utilizzato il trasporto ferroviario o quello di autobus per raggiungere la città di Roma e da lì il paese con il treno o la combinazione metropolitana+autobus

In treno

La stazione ferroviaria di Castel Gandolfo e quella di Villetta (zona periferica del paese) sono sulla linea Roma Termini – Albano Laziale.
Le stazioni distano poche centinaia di metri dal centro del paese (occhio, la strada è in salita) e sono collegate dal servizio di trasporto pubblico locale:

In auto

Da Roma
Il paese è facilmente raggiungibile da Roma percorrendo la S.S.7 Appia. All’altezza del 22 km (loc. Due Santi) si potrà svoltare a sx prendendo la S.P.140 che termina direttamente nel centro del borgo.

Da sud
La via Appia rimane la via più facile anche per chi proviene da sud; in tal caso appena usciti dal centro abitato di Albano Laziale si dovrà girare a dx sulla S.P.216 (Maremmana Inferiore III) percorrendo ca. 2 km per arrivare al borgo.

Da est
Per chi proviene da est (tramite l’autostrada A24) la via più veloce è quella costituita dal GRA e dalla S.S.7

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