Alberobello: cosa vedere e fare, le migliori attrazioni ed esperienze

Alberobello: perché visitarla? Io lo definirei un luogo magico. Come un’oasi si trova fra la Valle d’Itria e le colline della Murgia.
In questo paese il tempo si è fermato: i trulli restano a testimonianza di un antico passato che sopravvive nelle pietre, nei gesti di chi li abita.

Visitare Alberobello è come immergersi nel passato, è un’occasione di relax e di vivere a contatto con la natura e la semplicità.

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Alberobello: perché si chiama cosi?

In dialetto locale si chiama Iarubbèdde. Secondo alcune ipotesi deriverebbe da Silva alboris belli ovvero “bosco dell’albero della guerra” commutato poi in Silva Alborelli.
Il nome Alberobello divenne ufficiale il 22 giugno 1797 e vinse contro “Ferrandina” in onore di re Ferrante d’Aragona e “Ferdinandina” in onore a re Ferdinando IV di Borbone.

Alberobello trulli: cosa sono e come sono nati

Qui puoi organizzare un bel tour della città e dei trulli.

I trulli sono tutelati dall’UNESCO dal 6 dicembre 1996 quali patrimonio dell’umanità.

La storia della loro nascita è davvero molto particolare: un editto del Regno di Napoli del XV secolo prevedeva un tributo per ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano, gli Acquaviva d’Aragona proprietari del territorio dell’attuale Alberobello decisero di andare contro l’editto ed imposero ai contadini che dovevano bonificare l’area di costruire case a secco, senza malta, in modo che figurassero come case precarie e dunque non come nuovo insediamento urbano.

I contadini costruirono queste cascine a pianta tonda, o quadrata, con tetto a falsa cupola. I tetti furono abbelliti da disegni che indicavano probabilmente chi li aveva costruiti o forse erano simboli mistici, non si sa.

Il più importante da visitare è quello oggi adibito a casa museo. Fu terminato nel 1797, ma con la malta pertanto andava a scontarsi con l’editto. Fu sede della confraternita del Santissimo Sacramento dal 1826 al 1837 e fu nominato “trullo sovrano” nel 1916 mentre nel 1923 divenne Monumento Nazionale.

Alberobello cosa vedere

Per un giro esaustivo, ti consigliamo questo tour privato.

Il borgo Aia Piccola e il Belvedere di Santa Lucia

Aia piccola rappresenta la zona abitativa “autentica” qui anticamente veniva fatta la battitura del grano. Al suo interno ammiriamo 400 trulli dove si può anche soggiornare. Da non perdere il  Belvedere di Santa Lucia, da dove si ammira uno splendido paesaggio.
Come arrivare: a piedi. Il borgo dista circa 6 minuti dal centro (450 metri)
Orari: sempre accessibile
Costo biglietto: Gratis

Il Rione Monti

E’ forse il quartiere più antico di Alberobello, vi si trovano più di 1.000 trulli. E’ anche la zona commerciale della città con tanti negozietti dove acquistare un souvenir.
Come arrivare: 5 minuti a piedi
Orari: sempre accessibile
Costo biglietto: Gratis

Basilica Minore Pontificia Santuario Parrocchia SS. Medici Patroni

E’ una chiesa edificata nel 1882 e dedicata ai santi Medici Cosma e Damiano di cui ne custodisce le reliquie. Il loro culto risale al 1636 perpetuato dal conte Giangirolamo II. Ne ammiriamo lo stile neoclassico, la cappella risalente al 1609 con sotto l’ossario.
Come arrivare: a piedi dal centro in 6 minuti (pari a 450 metri), partendo dalla Stazione Ferroviaria
Orari: dalle 7:00 alle 19:30
Costo biglietto: Gratis

Parrocchia di Sant’Antonio di Padova

Fu costruita fra il 1926 e il 1927. Somiglia molto ai trulli: la cupola è alta 21 metri ed è conica come anche il campanile alto 18,30 metri.
All’interno possiamo vedere le reliquie di Sant’Antonio di Padova, le statue di Santa Rita da Cascia e di San Giuseppe, una in ceramica dell’Immacolata Concezione e la statua della Pietà.
Come arrivare: a piedi. Distanza da centro 950 metri
Orari: dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30
Costo biglietto: Gratis

Museo dell’Olio

La Puglia è famosa per l’olio ed in questo museo troviamo la storia della preparazione, le diverse tipologie di olive, le varie fasi della lavorazione e gli attrezzi da lavoro.
Come arrivare: a piedi in 4 minuti dalla stazione verso il Museo del Territorio
Orari: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00. Lunedì chiuso
Costo biglietto: Gratis

Casa Pezzolla

E’ un complesso di diversi trulli comunicanti fra loro, una quindicina. Furono costruiti nel XVIII secolo. Osserviamo due tipologie di costruzioni: uno che si sviluppa su due piani, con facciata alta e stretta sormontata da un timpano, mentre il secondo ricalca le costruzioni più antiche. All’interno del complesso possiamo visitare il Museo del Territorio che è aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00 ed il cui costo è di 3 euro cad. gratis per i bimbi sotto i 10 anni.
Come arrivare: in sei minuti a piedi (circa 350 metri dal centro)
Orari: sempre accessibile
Costo biglietto: Gratis

Casa d’Amore

E’ una costruzione realizzata da Francesco d’Amore con calce e bolo. Fu realizzata così a seguito di un editto del Re che consentiva ai coloni di costruire come volevano. Sulla facciata della casa leggiamo un’epigrafe, a memoria dell’evento.
Come arrivare: a piedi in 4 minuti, circa 400 metri provenendo dalla stazione
Orari: sempre accessibile
Costo biglietto: Gratis

Alberobello come arrivare

Qui trovate un’interessante escursione con partenza da Bari.

In alternativa:

Alberobello come arrivare in treno: da  Bari, Lecce o Taranto con Trenitalia, proseguendo poi con le ferrovie Sud-Est.
In auto: dall’autostrada A14 – uscita a Gioia del Colle; da Taranto : S.S. 172 per Martina Franca-Locorotondo e Alberobello (km.45).
Alberobello come arrivare da Bari o da Brindisi-Lecce: S.S. 16 -uscita a Monopoli per immettersi sulla S.P. per Alberobello (km.20)

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