Costa Verde: cosa vedere e fare, le migliori attrazioni ed esperienze

La Costa Verde è un meraviglioso paesaggio fatto di macchia mediterranea e di spiagge assolate, una delle località della Sardegna meno note e più selvagge. Si estende per 47 km tra Capo Frasca, a nord, e Capo Pecora a sud.

Con questo nome, inizialmente, si intendeva il primo insediamento specificamente turistico costruito a metà del XX secolo, nella zona di Portu Maga, poi lo si è esteso a tutta la costa appartenente al comune di Arbus.

Chi ama la natura selvaggia, i tramonti sul mare, il buon cibo degli agriturismo e l’accoglienza dei b&b di Costa Verde in Sardegna, qui si sentirà a casa.

Paradiso dei surfisti, quando soffia il vento mentre con la bonaccia ci troviamo di fronte ad un luogo memorabile di relax e pace.

Ci sono tante cose da scoprire e da vedere in questo luogo e se sarete fortunati probabilmente avvisterete anche le tartaruga Caretta Caretta deposita le sue uova lungo le spiagge di Piscinas e Scivu.

Nell’entroterra si snodano i cunicoli delle miniere di Porto Flavia che sono visitabili.

Si suppone che questo territorio fosse abitato già 8.500 anni fa, durante il periodo Neolitico, ce lo testimoniamo due scheletri ritrovati in località S’Omu e s’Orku.

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Costa Verde cosa vedere

Ingurtosu

E’ forse la miniera più grande della Sardegna. Il nome deriverebbe da gurturgiu, una specie di avvoltoio, o da ‘inghiottitoio’, forse riferito a scavi antichi. Fa parte del Parco Geominerario e nel 1997 è stata inserita nella rete Geo-parks dell’Unesco. E’ situato fra le selvagge montagne ed il bellissimo paesaggio delle dune di Piscinas. Possiamo visitare ruderi di case, impianti e pozzi, una specie di villaggio d’altri tempi ora disabitato. Nei pressi si trova anche la chiesetta di santa Barbara, patrona dei minatori, del 1916.

Come arrivare: da Arbus, s​voltare a destra e prendere la Strada Provinciale 66/Strada Provinciale 4.18/Strada Provinciale 66. Girare a sinistra e prendere via Centro. Svoltare a destra in piazza Cantina.

Masua e Porto Flavia

E’ un posto incantevole: da un lato la spiaggia di Masua e dall’altro le miniere di Porto Flavia. In mezzo a questo scenario troviamo il faraglione di Pan di Zucchero. Ammirate lo straordinario colore violaceo delle rocce.
La miniera di Porto Flavia, visitabile, si trova all’interno del promontorio che domina Masua, nel territorio di Iglesias e fu costruita negli anni 1922 e 1924. L’inizio dell’attività estrattiva risale a metà 1800. Il complesso di Masua inoltre è composto da un villaggio minerario in zona Punta Cortis: scuola, ospedale, chiesa, laboratori e case immerse nel verde dislocate su vari dislivelli rocciosi.

Come arrivare: indicazioni

Capo Pecora

Si tratta di una lingua di granito che si specchia verso il mare con i suoi toni di azzurro, attorniata da una fitta vegetazione verde. Capo Pecora è l’estremità più a sud del territorio di Arbus. I colori sono la parte più spettacolare di questo luogo: il turchese marino, i toni smeraldini della macchia mediterranea e le sfumature dal rosa al granito delle rocce. Qui si trova una delle più belle spiagge della Sardegna, chiamata Spiaggia delle uova di dinosauro perché l’arenile è composto di sabbia a grani grossi. Luogo ideale per gli appassionati di snorkeling, si possono infatti avvistare nel fondali polpi, ricciole, saraghi etc.

Come arrivare: indicazioni

Lavatoio

E’ stato realizzato nel 1893 su progetto dell’ingegnere Enrico Pani. Osserviamo le vasche in muratura, collegate da un tubo distributore dell’acqua e caratterizzate da un piano inclinato per facilitare il lavaggio dei panni. Della fonte in pietra rimane uno dei mascheroni usati come cannello per l’acqua.

Come arrivare: sulla SS 293 al km 22,4 si stacca la variante che supera il rio Leni e consente di salire (km 5,1) all’abitato di Villacidro.

Tempio di Antas

Si trova in una vallata del sud-ovest della Sardegna. Trattasi di un monumento fondamentale dell’età romana, ex santuario nuragico, che fu scoperto dal generale La Marmora nel 1836 e restaurato nel 1967. Alle sue spalle si erge il monte Conca s’Omu. Costruito in varie fasi con pietra calcarea locale, ne ammiriamo la gradinata d’accesso e un podio ornato da eleganti colonne perfettamente conservate. E’ stato anche citato dal geografo egiziano Tolomeo (II secolo d.C.).

Come arrivare: da Fluminimaggiore si procede verso via Vittorio Emanuele verso vicolo IV Vittorio Emanuele. Svoltare a sinistra e proseguire su viale Antonio Congia e a destra prendere via Vittorio Emanuele. Imboccare la Strada Statale 126, svoltare a sinistra e prendere la strada per Antas.

Servizio traghetti a cura di Traghettilines

Costa Verde: cose da fare

Trekking a Monte Arcuento

Monte Arcuentu fa parte di una catena montuosa di otto chilometri, molto amata da chi pratica trekking. Dalla cima si possono ammirare i panorami sui vicini monti Arci e Linas, dal golfo di Oristano alla Costa Verde, dalla vallata del Campidano sino alle vette di Montiferru, Sette Fratelli e Gennargentu. Da visitare l’antico castello che fu fortezza e poi monastero, eretto nel 1164.

Come arrivare: indicazioni 

Sa Spendula

Da non perdere questa cascata che si trova presso Villacidro. Molto facile da raggiungere, luogo idoneo anche ai bimbi. Una lama d’acqua fende la roccia ​e trapassa una foresta rigogliosa e profumata. Fu citata da Gabriele D’Annunzio​ in un sonetto composto in occasione di una sua visita nell’Isola nel 1882.

Come arrivare: indicazioni​

Trekking al Marganai

Nel cuore dell’Iglesiente si trova un monte modellato nel tempo dalle intemperie. Vi colpirà particolarmente l’aspetto calcareo del Marganai. La punta più alta è Perda de sa Mesa (1236 metri). La zona è caratterizzata da profonde gole e spettacolari cascate, come quelle di sa Spendula, di riu Mannu e di Piscina Irgas.

Come arrivare: indicazioni

Scivu

Spiaggia di Costa Verde in Sardegna assolutamente da non perdere: morbide dune di sabbia dorata che si tuffano nelle acque turchesi marine. Circondata da ginepri, lentischi, ginestre e gigli di mare è un vero paradiso di relax.

Come arrivare: indicazioni

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