Angkor Wat: mai più turisti a dorso d’elefante

Avete presente la pratica di far fare un tour delle rovine di Angkor Wat a dorso d’elefante? A breve (brevissimo) non sarà più possibile.

Il comitato gestore dell’enorme complesso ha deciso di vietare dall’inizio del prossimo anno l’utilizzo di animali nel trasporto turistico. I primi animali sono già stati trasferiti: l’operazione dovrebbe concludersi nei primissimi mesi del 2020.

La decisione è maturata anche (se non soprattutto) a causa delle numerose proteste animaliste per come gli animali venivano trattati. Non si tratta solo di una scelta etica: il boicottaggio dei tour ha avuto impatti economici importanti, senza contare l’immagine del paese offuscata dalle notizie di cronaca e dalle rivelazioni che man mano emergono sui maltrattamenti subiti dai pachidermi per renderli docili.

Molti ignorano, o fingono di non sapere, che questo allenamento, così come la mansuetudine, sono “qualità” fatte acquisire con l’uso di catene, di pungoli, di punizioni nelle gabbie per i più ribelli e in generale per tutti gli elefanti da domare.

Anche se nei templi di Angkor Wat il divieto assoluto di utilizzare elefanti è previsto tra poco più di un mese, a metà novembre avevano chiuso solo due delle 14 agenzie che ancora effettuano Elephant tours. Online si continuano a ricevere prenotazioni per i gruppi che partono in maggioranza alle 7,30 dalla Porta Sud di Angkor Thom e ogni 20 minuti-mezz’ora al prezzo di 28 dollari a testa con sconti del 50 per cento per i bambini sotto i 6 anni.

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